Ylenia Raviola

Bio

Durante i primi anni della mia esibizione alla vita, ho iniziato a forgiare il carattere attraverso le sensazioni che più aderivano alla personalità che avevo scelto il giorno 0, o che mi era semplicemente capitata senza un vero e proprio ragionamento.
Quando subivo un torto o mi sentivo fuori posto, solo dopo aver espresso il mio disappunto assumendo un’espressione facciale consona al sentimento provato, mi isolavo. Mi “mettevo in castigo da sola”. Da sola. Da sola. Da sola.
Nel metro quadrato che sceglievo come angolo di redenzione…. ero sola.
Cosa provavo? Quiete. Era appagante affidare al mio solo respiro il ruolo di interlocutore. Lo ascoltavo e mi ci perdevo.
Crescendo ho dovuto cambiare strategia, ma ho sempre cercato di ritagliare uno spazio personale di solitudine. Durante la notte, per strada, sul tram, davanti a un Pc, in una sala danza, dietro le quinte di un palcoscenico, davanti allo specchio…. Ho avuto modo di conoscere ogni molecola di me, per potermi poi esporre sinceramente ai riflettori del mondo.